Contro ogni evidenza scientifica, ancora una significativa minoranza di psicoterapisti tenta di usare dei percorsi terapeutici per cambiare l'orientamento di pazienti omosessuali: un terapista su sei ha ammesso di aver praticato almeno una volta, su richiesta del cliente, simili terapie per 'indurre' l'eterosessualita' in gay e lesbiche.
Reso noto sulla rivista BMC Psychiatry, e' il risultato di uno studio condotto su oltre 1400 terapisti da esperti della University College di Londra e della St George's University. ''Ci sono davvero scarse evidenze scientifiche a dimostrazione dell'efficacia di simili tentativi di trattare l'omosessualita' - dichiara Michael King - di fatto possono invece essere addirittura dannosi per la persona.
Quindi e' sorprendente scoprire che ancora oggi una minoranza di terapisti offra questo tipo di trattamenti ai propri clienti''.
I ricercatori hanno intervistato psicoterapisti e psichiatri sulla loro esperienza con clienti omosessuali che chiedono aiuto per affrontare problemi legati al proprio orientamento sessuale, talvolta chiedendo di aiutarli a ridurre la propria omosessualita' che li mette in conflitto con parenti e amici e li fa sentire discriminati.
Gli intervistati hanno risposto che, spinti da motivazioni religiose o dal desiderio di rispondere alle esigenze del cliente, si sono sentiti di aiutarli in questa direzione attraverso le terapie.
''E' importante che terapisti e opinione pubblica prendano coscienza di cosa sia l'omosessualita', il miglior aiuto e' mostrare a gay e lesbiche che non c'e' niente di patologico nel loro orientamento sessuale'', conclude King. (Ansa)
Nel 2000 l'APA emette un documento, Position Statement on Therapies Focused on Attempts to Change Sexual Orientation – Reparative or Conversion Therapies, in cui:
a) disconosce qualunque trattamento psichiatrico basato sull'assunto che l'omosessualità possa essere un disturbo mentale e mirato a indurre il soggetto a modificare il proprio orientamento sessuale;
b) sottolinea l'assenza di dati scientifici rigorosi a sostegno delle terapie riparative;
c) mette in guardia dai danni procurati dalle stesse.
Nel 2000, e con più decisione nel 2005, l'APA si esprime a favore delle 
	unioni civili tra persone dello stesso sesso, specificando che non si tratta 
	di una presa di posizione "politico-legale" tout court, ma di un intervento 
	per la tutela della salute psichica delle persone omosessuali, che devono 
	poter beneficiare come tutti i cittadini dei vantaggi affettivi e cognitivi 
	derivati dalla sicurezza e dal riconoscimento sociale delle loro relazioni. 
	
	
	
	
	
   Il dottor
	Francesco D'Onghia e la 
	dottoressa
	Claudia Scarpati
	
	sono entrambi 
		psicologi e psicoterapeuti, laureati presso la Facoltà di Psicologia 
		dell'Università "La Sapienza" di Roma ed iscritti all'Ordine degli 
		Psicologi della regione Lazio (Roma). 
		Esercitano a Roma, presso 
		lo studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente", 
	sito in Via Montagne Rocciose, 44
	(Eur 
	Laurentina Laghetto Aeronautica Europa).
	
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		[email protected] (D.ssa Claudia Scarpati)
		
		
		[email protected] (Dott. Francesco D'Onghia)
	
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