EmotivaMente
Studio di Psicologia e Psicoterapia Roma

 

Difficoltà Procreative

 

Difficoltà Procreative - Studio di Psicologia e Psicoterapia EmotivaMente di Roma


   

 

In questa pagina:

- Quando i figli non arrivano

- Il Modello di Intervento Terapeutico

- Gli obiettivi della Psicoterapia nell'Infertilità

 

 

quando i figli non arrivano

La comparsa dell'impossibilità (o comunque della difficoltà) di avere figli in una coppia, prima come sospetto e poi man mano come certezza, rappresenta, sempre più frequentemente, una delle possibili esperienze durante la storia coniugale.
Le motivazioni possono essere diverse: sterilità, infertilità o il fatto che la coppia sia portatrice di malattie genetiche ereditarie.
Nel momento in cui la difficoltà o l’impossibilità di avere dei figli diviene una esperienza reale, nella coppia si determina spesso una crisi che nel tempo muta ed attiva, sempre più frequentemente, una richiesta di aiuto sia a livello biologico che psicologico.
Attualmente, sono indubbie le influenze di natura psicologica sia su quelle che vengono definite infertilità idiopatiche che sulle cosiddette infertilità funzionali, sia, infine, su molti dei processi bio-psicologici che favoriscono, mantengono od interrompono uno stato di infertilità.
Una conferma a quanto detto viene, tra l'altro, dal passaggio in molte coppie da una condizione di infertilità ad una di fertilità dopo l'adozione di un bambino.
La gravidanza successiva all'adozione può essere attribuita ad una serie di cambiamenti psicologici (come ad esempio la riduzione di ansie o paure connesse ai cambiamenti dovuti alla presenza di un figlio) che influisce direttamente sul substrato neuro-ormonale dei due partner.

il modello di intervento terapeutico


    Il modello di intervento che noi proponiamo tiene presente come nella coppia infertile sia necessario considerare una serie di aspetti psicologici e relazionali.
Molto spesso, infatti, la mancata realizzazione del desiderio di avere un figlio, o comunque l'estrema difficoltà con la quale si può realizzare tale desiderio, porta la coppia a viversi come non-generativa su piani diversi e più complessi.
L'infertilità, la sterilità o l'essere portatori di malattie genetiche ereditarie può determinare diversi tipi di reazioni.
Ci si può sentire in colpa, ci si può sentire inadeguati, si può accusare il partner.
Quello che, invece, è importante salvaguardare è proprio il senso della coppia come generativa e vitale anche in una situazione in cui la realizzazione del desiderio della nascita di un figlio sembra estremamente difficile e dolorosa.
In particolare, il nostro intervento andrà a privilegiare la relazione tra le caratteristiche emotive dei due partner piuttosto che quelle fisiche.
E' quindi la relazione ad essere l'oggetto dell'intervento psicoterapeutico.

gli obiettivi della psicoterapia nell'infertilità


    L'obiettivo della terapia di coppia diviene la capacità di generare uno spazio fisico e mentale nel quale la coppia stessa affronti l'esperienza dell'infertilità, sia per quello che rappresenta per ciascuno dei due partner sia come capacità di osservare insieme e condividere le modalità con le quali la coppia sta vivendo questo momento.
Offrire alla coppia un luogo ed un tempo per poter generare insieme delle modalità adattive coniugali all'infertilità fa sì che il "terzo" (il figlio non concepito) aiuti la coppia ad esplicitare la qualità del rapporto ed attivare il passaggio ad uno nuovo stadio vitale della relazione.
    Un altro importante obiettivo della terapia di coppia, in questi casi, può essere quello di accompagnare la coppia lungo il difficile percorso della fecondazione assistita.
La terapia di coppia, come processo di cambiamento, è allora uno spazio, mentale e fisico, nel quale la coppia ed il terapeuta inizialmente cercano di definirne le caratteristiche e successivamente si accordano, con tutte le ambivalenze delle richieste di aiuto e di cambiamento, per creare uno spazio in cui la coppia cerca di individuare ed attuare la propria coniugalità.
    Dato questo obiettivo, la terapia rappresenta, nel suo svolgersi nel tempo, un evento vitale che ha una direzione e uno scopo.
Questo lavoro terapeutico può essere visto come un atto in cui i due partner, che arrivano con una esperienza ed un vissuto di infertilità, sono attivati dal terapeuta a divenire "fecondi", cioè a generare un "terzo" che può essere diverso a seconda dei bisogni e del livello maturativo della coppia.
    E' chiaro quindi che la terapia, nei suoi vari momenti di raccolta ed analisi della domanda di aiuto e di individuazione di obiettivi terapeutici condivisi, è un momento possibile perchè la coppia infertile trasformi l'esperienza di morte (del corpo e del desiderio), propria della infecondità, in un momento vitale in cui sia possibile generare uno spazio coniugante e di reciproco aiuto.


Scopri ora come si sviluppa il percorso terapeutico.


 

Il dottor Francesco D'Onghia e la dottoressa Claudia Scarpati sono entrambi psicologi psicoterapeuti, laureati presso la Facoltà di Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma ed iscritti all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio (Roma).

Esercitano a Roma, presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente", che ha due sedi:


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