Spesso, nella coppia,
non è infrequente che con il passare del tempo diventi sempre più difficile
mantenere una sessualità qualitativamente appagante.
Lo stress quotidiano, il vivere
insieme, la stanchezza, la mancanza di comunicazione, ma anche, più
banalmente, i cambiamenti fisici (legati ad esempio all’età, al peso, agli
stereotipi culturali) possono far affievolire il desiderio sessuale ed
incidere gravemente sulla sessualità.
Paradossalmente, anche quando il
rapporto di coppia diventa più intimo e più profondo, la sessualità può
subire una significativa trasformazione, che richiede un importante
riadattamento.
Infatti, più aumenta l’intimità con
l’altro, maggiore diventa la nostra vulnerabilità e si fanno avanti così
paure ed insicurezze che possono ostacolare le manifestazioni della nostra
sessualità.
Alcuni tentativi che
vengono fatti per recuperare un buon rapporto sessuale spesso prevedono il
ricorrere ad una sessualità che, in un certo senso, potrebbe definirsi più
artificiale, denaturando così il rapporto sessuale nel momento stesso in cui
viene scisso dal livello di intimità emotiva tra i due partner.
In realtà, è proprio la maggiore
vulnerabilità la via d’accesso primaria alle parti più preziose di ognuno
dei due.
Col passare del tempo, una coppia che
desidera mantenere la propria sessualità attiva, pulsante e nutriente, deve
infatti trovare anche il modo di rendere più profondo l’amore, l’intimità e
la fiducia, perché ci vuole profondità per rimpiazzare l’eccitazione
iniziale dello stare insieme, specialmente per quanto riguarda la
sessualità.
Molte persone portano dentro di se esperienze e messaggi negativi legati al sesso:
-
Il sesso è sporco o peccamino
- Non è bene che le donne abbiano una sessualità attiva o che prendano l’iniziativa
- Non va bene avere delle fantasie sessuali
-
Il senso della sessualità è solo legato alla procreazione
Vivere la propria sessualità con questi
preconcetti, può creare una profonda scissione tra una parte che tenta di
essere morale e retta e l’altra che ha il desiderio di abbandonarsi ai
propri desideri sessuali.
Il sesso, da esperienza vitale ed
intima, diventa così teatro di conflitti ed incomprensioni.
In tal senso, possono presentarsi
disfunzioni, dolore o contrazioni o, ancora, si può verificare uno
spostamento verso comportamenti trasgressivi, dipendenza dal sesso, dalla
pornografia o perversioni ed ossessioni.
Ancora, il
sesso può rappresentare il teatro nel quale vengono giocati gli stati di
rabbia che invece non possono essere espressi in maniera esplicita “fuori
dal letto”.
È un modo per dire all’altro che il
livello emotivo e relazionale, e non più o non solo quello sessuale, non
stanno più funzionando.
Circoscrivendo le problematiche di
coppia alla sfera sessuale, la coppia può così vivere l’illusione di avere
un rapporto sereno, senza doversi confrontare realmente con gli aspetti di
insoddisfazione e di frustrazione.
Diversi sono gli obiettivi all’interno della terapia di coppia:
- insegnare ad entrambi ad amare il proprio corpo e a viverlo all’interno di una sessualità sana ed appagante
- imparare a rispettare i bisogni sessuali, i tempi e le insicurezze di ognuno
- imparare ad accogliere l’altro
- imparare a regalarsi un buon tempo per i bisogni emotivi e sessuali della coppia
-
risolvere i conflitti emotivi che influenzano il desiderio e
l’esperienza della sessualità.
Scopri ora come si sviluppa il
percorso terapeutico.
Il dottor Francesco D'Onghia e la dottoressa Claudia Scarpati sono entrambi psicologi psicoterapeuti, laureati presso la Facoltà di Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma ed iscritti all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio (Roma).
Esercitano a Roma, presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente", che ha due sedi:
Contatta liberamente lo Studio di Psicologia e Psicoterapia "EmotivaMente"
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D.ssa Claudia Scarpati - 340 8048443
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